ALCHEMICA nasce dall’esigenza di rielaborare in chiave contemporanea la celebre “Porta Alchemica” o “Porta di Nicolò” dell’antico Palazzo Camiciotti, presente in Rivodutri. Superando la superficiale e manieristica possibilità di riproporre l’iconografia dell’opera originale, Fabio Grassi ha preferito dare una lettura più sintetica attraverso la riproposizione della sola prima metà dell’arcata destra. La scelta è stata dettata sia dalla volontà di non creare un elemento architettonico estraneo alla facciata che dall’esigenza di concepire una forma più aperta e dinamica rispetto alla semicirconferenza. Nello stesso portale d’ispirazione il tema della palma da dattero, simbolo di elevazione e rinnovamento, disegna metà arco.
Quattro porzioni più un quinto elemento conclusivo, caratterizzano in senso orario lo sviluppo della scultura. Le quattro fasi alchemiche, peraltro, ricalcano pienamente i processi di trasformazione dell’arte ceramica: la terra argillosa, l’acqua necessaria ad impastarla, l’aria per l’essiccazione e il fuoco che la trasforma per sempre in terracotta, opera compiuta e perciò…”aurea”. Il materiale usato è un’argilla refrattaria rossa per esterno con la smaltatura a secondo fuoco della parte apicale rappresentante la semisfera in oro.
Fabio Grassi nasce a L’Aquila il 6 maggio 1973. Consegue il diploma di Maestro d’Arte e la maturità presso l’Istituto d’Arte di L’Aquila in decorazione pittorica. Conclude i suoi studi nella storica Accademia di Belle Arti di Perugia nel corso di Scenografia, con una tesi sugli scenografi felliniani. Negli stessi anni collabora con il regista Medhi Kraien e con il compositore Carlo Pedini, in alcuni allestimenti presso il Teatro Morlacchi sempre di Perugia. Ha partecipato a vari corsi di specializzazione nel settore della scenografia e costumistica.
Dal 1987 al 1993 ha frequentato assiduamente lo studio del pittore Lin Delija (1926-1994) nella Libera Accademia di Belle Arti “Carlo Cesi”, del quale costituisce e cura per alcuni anni l’archivio storico e un’associazione culturale in memoria. Al suo attivo ha vari allestimenti scenici per il teatro e per il cinema d’animazione in stop motion tra i quali la serie TV “Taco & Paco” ( per il contenitore de “La Melevisione”, Rai 3, premio “miglior tecnica” al Festival Cartoons on the Bay nel 2002), il lungometraggio “Kate, la bisbetica domata” il primo film fatto interamente di carta (Festival di Seoul, Festival di Hiroshima, primo premio come miglior lungometraggio d’animazione al Festival Internazionale di Cinema di Chicago nel 2004), “Specchio delle mie brame” (regia di Roberto Leoni, La7).
Collabora per alcuni anni come esperto di arti visive con l’Associazione Culturale Fonòpoli di Roma. Contemporaneamente prosegue la sua ricerca artistica anche nell’ambito della pittura, della scultura e della ceramica. Espone a varie edizioni de “Il Natale dei 100 Alberi d’Autore” e “L’Arte nell’Uovo di Pasqua” a Roma e a Milano (Palazzo Reale, Complesso Monumentale del Vittoriano, Ara Pacis, Palazzo delle Esposizioni, Palazzo della Cancelleria, Spazio Fendi…), durante le quali ha modo di affiancare artisti quali Mario Ceroli, Igor Mitoraj, Massimiliano Fuksas.
Alcune sue opere sono conservate in importanti collezioni private, tra le quali quelle di Franca Fendi, Sergio Valente, Renato Della Valle, Maria Angiolillo. Altre opere pittoriche, sculture, bozzetti di scene e costumi si trovano in varie raccolte e spazi pubblici come il Complesso Monumentale “Santa Giuliana” di Perugia (Scuola di Lingue Estere dell’Esercito), Il Museo del Liceo Artistico “F. Muzi” de L’Aquila, la Chiesa di Ponte Alto (Rieti) e il centro cittadino di Antrodoco. Dal 2000 fa parte dell’Associazione Costumisti Scenografi e Arredatori di Cinecittà, nello stesso anno consegue l’abilitazione all’insegnamento del disegno, storia dell’arte e dell’educazione artistica.
Il bassorilievo in ceramica è stato inaugurato il 16 luglio 2016 sulla facciata del Municipio di Rivodutri, in piazza Municipio.